CORONAVIRUS. IO STO BENE E LAVORO

Nei giorni scorsi ho ricevuto un’email da un amico polacco: How are you? We receive information about the growing number of coronavirus-related cases in northern Italy. So if you think you need to go with your family from Schio, and spend some time away from danger, let me know. I am happy to help you organize your stay in Poland. It’s safe here so far. Ho risposto: Grazie, per il momento io sto bene e lavoro.

Questa settimana lavorerò presso 4 aziende della provincia di Vicenza (Veneto). Per tre di queste svolgerò 12 ore di consulenza in progetti di sviluppo export. Sono aziende del comparto della meccanica, degli stampi e del food. Per la quarta svolgerò attività di temporary export manager. Quest’ultima – che produce arredo – in questi giorni effettuerà spedizioni in Austria, in Slovacchia e in Israele.

Io sto bene e sono appena rientrato da una breve vacanza con mia moglie a Madrid. Il selfie che vedi me lo sono fatto questa mattina nel mio ufficio.

Credo proprio che nei giorni scorsi i media abbiamo esagerato nel descrivere la situazione del nostro territorio. Come scrive il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro nel numero di questa settimana: La gran parte della copertura giornalistica tende a descrivere la paura dell’opinione pubblica più che a informare su cosa stia succedendo dal punto di vista della diffusione del virus…Come altre emozioni, la paura è contagiosa e può trasmettersi rapidamente. Rischiando, tra l’altro, di accelerare la proliferazione di informazioni false… Il fatto poi che siamo tutti costantemente connessi, ha fatto da amplificatore dell’avvenimento.

La diffusione del coronavirus è sicuramente una situazione eccezionale che sta causando disagi anche nella nostra attività. Martedì 25 avrei dovuto tenere un workshop sul mio libro Esportare in 7 Mosse presso l’API di Mantova, che è stato rinviato. Ma l’incontro si terrà con qualche settimana di ritardo; la data deve ancora essere decisa. Anche l’incontro con Riccardo Scandellari in Diskos, previsto per venerdì 6 marzo è stato riprogrammato per il 24 aprile.

Quindi credo sia saggio mantenere i nervi saldi. Evitiamo ancora per qualche giorno i luoghi troppo affollati ma la vita va avanti.