LA PORTA PER I BRIC … PASSA PER LA FRANCIA

Siamo stati incaricati da un’azienda di calzature per il tempo libero e lo sport, di fare uno ricerca sulle potenzialità dei mercati nei quali non è ancora presente. In particolare si voleva capire quali sono le possibilità di entrare su quei mercati di cui tutti oggi parlano: BRIC e dintorni.
Abbiamo messo in moto il nostro network presentando l’azienda e cercando di capire quali fossero le opportunità per questo genere di prodotti. Su alcuni mercati abbiamo anche trovato degli agenti interessati a rappresentare la nostra azienda.
Per quanto riguarda però Cina e Russia i nostri contatti ci hanno in sintesi risposto così: “… c’è un numero sempre più crescente di persone che vanno a fare acquisti presso le grandi catene distributive europee come Metro, Auchan, Carrefour, Ikea, Decathlon, ecc. Queste catene sono ormai presenti in molte città di Cina e Russia. Quindi piuttosto che tentare una strada solitaria fatta di agenti o distributori, non sempre facili da individuare, una strada è anche quella di tentare un approccio con questi grandi distributori.shutterstock_114479500
L’arretratezza del sistema distributivo in questi paesi è sicuramente un elemento che penalizza l’accesso dei prodotti italiani a questi mercati (soprattutto pensando alla piccola dimensione delle nostre imprese). Ma non c’è dubbio che per un certo genere di prodotti (soprattutto con un buon rapporto prezzo/qualità), anche questa è sicuramente una modalità di accesso molto interessante. Tanto più che gli “chef de produit” di questi grandi gruppi sono molto più vicini a noi; geograficamente e culturalmente.
D’altra parte, se il made in France è più introdotto di noi su questi mercati, è proprio grazie a questi grossi player internazionali, di marca soprattutto transalpina.

 

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