MERCATI IN CONTRAZIONE: COSA FARE

SCENARIO DI MERCATO

Durante questo mese di agosto 2023 sono stati resi noti dati che confermano come molti mercati siano in contrazione. Soprattutto in Europa.

Unioncamere del Veneto ha pubblicato i dati relativi al secondo trimestre del 2023. Dopo un fine 2022 in stallo e un inizio anno in timida crescita, si registra una frenata degli ordinativi totali del 4,8% (-4,4% componente interna e -5,9% quella estera).

A seguire le notizie sulla Germania – nostro primo mercato per l’export con una quota del 12% – che risulta essere il paese del G7 con le peggiori previsioni di crescita del PIL nel 2023. Fonte Fondo Monetario Internazionale.

Di pochi giorni fa la notizia che negli USA le aziende che hanno portato i libri in tribunale sono ai massimi dal 2010 (Sole 24 Ore del 13 agosto 2023). Aziende di tutti i settori. L’ultimo crack riguarda il gruppo di trasporti Yellow, da 99 anni tra i protagonisti del trasporto su gomma, con 30.000 dipendenti.

Chiude il quadro la Cina, che non cresce più come una volta e registra una disoccupazione giovanile che a giugno ha toccato il record del 21% (con la censura che ritocca i dati). Una situazione preoccupante anche per il mondo occidentale e che Biden ha definito “una bomba ad orologeria”. Di questi giorni poi, la bancarotta della società immobiliare Evergrande – 340 miliardi di dollari di debito – che rischia di innescare un effetto domino.

COSA FARE

A fronte di una situazione preoccupante – Europa in recessione, titolava la prima pagina del Sole24Ore del 20 agosto – va detto che non tutte le nostre piccole medie imprese vedono un 2023 in negativo. Bisogna infatti ragionare anche in termini di mercati extra europei e di prodotti. Allora le cose cambiano.

In ogni caso la situazione internazionale suggerisce prudenza. Ecco allora alcuni suggerimenti per non arrivare impreparati quando, anche i nostri mercati inizieranno a contrarsi:

  • Monitorate con più frequenza l’evoluzione dei vostri mercati: fatelo come prassi,  almeno una volta l’anno. A questo proposito segnalo un nuovo strumento utile a questo scopo, Market Insights
  • Controllate periodicamente che cosa fanno i vostri concorrenti (soprattutto i primi della classe). Oggi in rete trovate molte informazioni per farvi un’idea chiara di quali strategie stanno perseguendo, quali nuovi prodotti stanno proponendo, dove fanno le fiere, ecc.
  • Una volta individuati nuovi mercati sui quali non siete ancora presenti potete utilizzare Matchplat per ricercare nuovi clienti, distributori o agenti
  • Linkedin/Sales Navigator poi, è utile per identificare nome e cognome di questi potenziali clienti ed effettuare un primo contatto proprio attraverso questa piattaforma
  • Infine, nell’approcciare questi nuovi contatti – via Linkedin, via email o telefono – agite senza fretta ed in modo personalizzato.

Quelli descritti sono soprattutto strumenti digitali, alla portata delle piccole medie imprese; anche in termini di costi. Strumenti che io utilizzo quotidianamente e metto a disposizione delle aziende con le quali collaboro sui temi dell’export. Ecco l’ebook che ho pubblicato di recente e che li presenta in modo completo : 8 Strumenti Digitali per le PMI, manuale per migliorare le strategie di export.

Tradizionalmente affrontiamo l’export affidandoci alle fiere. Sono sì importantissime, ma anche sempre più costose, ed una piccola media azienda deve fare delle scelte oculate.

CORAGGIO E VISIONE

Al di là delle azioni di breve periodo servirebbe però uno sforzo per capire la direzione che vogliamo imprimere alle nostre aziende nel medio-lungo periodo. Il momento che stiamo vivendo è complesso e carico di sfide e impone quindi un ripensamento dei modelli di business (soprattutto se la vostra azienda ha parecchi anni di vita).

Segnalo sul tema, un interessante articolo sul Corriere della Sera del 14 agosto 2023: le crisi geopolitiche, l’inverno demografico, la sofferenza della classe media in occidente, il cambiamento climatico, le cicatrici lasciate dal covid, l’intelligenza artificiale … a fronte di un presente pieno di incognite, reagiamo spesso con azioni di corto respiro. Non siamo più capaci di rimettere al centro il concetto di visione, l’attitudine a guardare lontano. Superando soprattutto due limiti: la contingenza e la polarizzazione. Cerchiamo risposte immediate, che eludono la fatica di un confronto. Elemento necessario oggi per interpretare una situazione oltremodo complessa (Stefano Simontacchi).

Per maggiori informazioni sulla mia attività: https://www.progetticommerciali.it/

Pier Paolo Galbusera

0 Condivisioni