STUDIARE I CONCORRENTI: NON PER COPIARE MA PER CRESCERE

Sto leggendo il libro “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman. Abbiamo 2 sistemi mentali. Il sistema 1 che opera in fretta ed automaticamente grazie alle competenze innate ed alla la nostra esperienza del mondo. Il Sistema 2 che è più razionale ma più lento e che facciamo entrare in azione quando sorge un interrogativo cui il sistema 1 non sa rispondere. Noi crediamo di essere razionali cioè di usare spesso il sistema 2, in realtà è il sistema 1 il protagonista delle nostre azioni. In altre parole noi crediamo alle nostre impressioni e agiamo in base ai nostri desideri, il che di solito va benissimo.

Le nostre piccole medie imprese hanno operato soprattutto nel contesto del mercato italiano e l’esperienza maturata le ha portate a sviluppare un prodotto e delle strategie di vendita che partono dalle caratteristiche di questo mercato. Affrontare mercati nuovi vuol dire molto spesso rimettersi in discussione. Usare un po’ meno il Sistema 1 e investire del tempo per capire ed elaborare nuovi prodotti e nuove strategie. Pensiamo solamente all’importanza di studiare i nostri concorrenti. Finché ci confrontiamo con quelli italiani (spesso solo quelli del nostro distretto), impariamo poco o addirittura ci compiaciamo di essere più bravi. Altra cosa se ci confrontiamo con i competitor di altri paesi, che spesso nemmeno conosciamo.Studiare i concorrenti

Credo che dovremmo essere un po’ più umili e convincerci che abbiamo molto da imparare. Un po’ come gli orientali che hanno viaggiato in lungo e in largo l’Europa con la macchina fotografica. Fidarsi del Sistema 1 non sempre porta nella giusta direzione.

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